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Dobbiamo ricordarci che non esiste la malattia, o la disabilità, ma persone con malattie, disabilità e fragilità.
Infatti non si dovrebbe parlare di disabile ma di persona con disabilità.
Su questa premessa, si deve poter valutare la persona sia nelle sue vulnerabilità e nei suoi bisogni (biologici, psicologici, relazionali, etici), che nelle sue potenzialità o punti di forza, espressi o meno.
Come? La valutazione ecologica deve riguardare sia la storia della persona sia l'ambiente reale (fisico ed affettivo) in cui essa vive ed interagisce con gli altri. Quindi anche gli ambienti di vita dovranno essere oggetto di osservazione.
Quando? Sempre: l'essere umano da quando nasce a quando muore percorre importanti tappe e descrive una sua traiettoria esistenziale. La valutazione è importante in tutte le epoche della vita, specialmente nei momenti di passaggio: da l'infanzia all'adolescenza, dalla adoloscenza alla età adulta e da quest'ultima alla età anziana.
Perché? Valutare vuol dire prendersi cura di una persona, cercare di capire i bisogni, prevedere che possa migliorare, seppure per piccoli aspetti, o comunque non peggiorare, promuovendone la qualità di vita.
Quando non valuto più una persona, ho perso le speranze...