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“La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori...”
Socrate, 469 a.c
I nati dopo il 1999 sono i ragazzi della i-generation (iGen), passano gran parte del tempo in rete e soprattutto sui social network. Considerano questo loro tempo così speso un diritto. La rete ha preso il sopravvento sui rapporti “in carne e ossa” e i giovani di oggi sono piú aperti e piú attenti delle precedenti generazioni, ma anche piú ansiosi e infelici. Sono più immaturi, infantili: non bevono, usano meno droghe e fanno meno sesso, ma sono anche meno pronti ad affrontare la vita reale, al punto di essere sull’orlo della peggior crisi esistenziale di sempre. Rispetto alle precedenti, la I-generation ha una tendenza a "crescere con lentezza" che si traduce in un minor desiderio di indipendenza in generale, un minor impegno in attività extrascolastiche ed un maggior bisogno di protezione emotiva ed economica da parte del mondo adulto (famiglia, insegnanti, educatori). Gli iGen come sono stati descritti da J.M Twenge (Iperconnessi, Enaudi 2018) sono caratterizzati da Immaturità, Iperconnessione (trascorrono una media di 5h ore al giorno difronte a smartphone e/o tablet), Incorporeità (comunicano e stanno in relazione soprattutto online), Instabilità (il tempo dedicato al sonno è diminuito, i sintomi depressivi sono aumentati), Isolamento e disimpegno (sono più prudenti, evitano situazioni potenzialmente negative e fastidiose), Incertezza e Precarietà (hanno sfiducia nella possibilità di trovare in futuro un lavoro appagante), Inclusività (hanno una attitudine aperta e progressista nei confronti delle identità di genere). Difronte a questi cambiamenti epocali ci sembra un obbiettivo concreto e possibile, poter dedicare ascolto agli adolescenti ed a tutti i componenti della rete degli affetti famililiari. L’adolescenza rappresenta un fase delicata del ciclo di vita, dove con risolutezza è necessario dare avvio ad un solido progetto sviluppo del proprio futuro. A quell’età il futuro è cominciato e non c’è tempo da perdere....