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La psicomotricità funzionale nasce per dare una risposta a tutti quegli interrogativi e a quelle problematiche che la medicina tradizionale non riusciva a spiegare poiché non necessariamente aventi una origine organica.
La psicomotricità funzionale di Jean Le Boulch affida un ruolo preminente al corpo, considerato in relazione costante e significativa con l’ambiente. In particolare valorizza il corpo in movimento e nelle sue specifiche modalità di espressione: il suo linguaggio.
Attraverso il corpo, il suo agire ed il suo relazionarsi, l’individuo esprime la propria identità, le proprie emozioni, i propri bisogni e le proprie difficoltà. Il corpo, il movimento e l’azione sono gli elementi fondamentali per apprendere ed operare sulla realtà.
E’ una disciplina che prende in considerazione l’uomo nella sua globalità. Il suo obiettivo principale è quello di favorire l’integrazione armonica degli aspetti motori, funzionali, affettivi, relazionali e cognitivi. La stretta relazione tra corpo e mente chiarisce, quindi, come sia proprio tramite l’agire corporeo, con le sue modalità espressive e comunicative non verbali, che le persone pensano, imparano, creano e si realizzano.
L'intervento psicomotorio si presenta come uno strumento atto a favorire e migliorare le risorse dell’individuo, le sue potenzialità, creando un’armonia e una consapevolezza delle capacità, dei limiti, dei disagi e delle difficoltà di ciascun soggetto.