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Le sostanze psicoattive influenzano la vita psichica, modificano le emozioni, i pensieri e le percezioni. Sotto l’effetto di una sostanza ci si trova in uno stato di coscienza alterato: quello che si percepisce appare diverso da come è in realtà. L’uso di sostanze stupefacenti ha spesso inizio durante l’adolescenza, periodo caratterizzato da un forte sviluppo neuronale. Un elevato consumo di sostanze in adolescenza è in grado di modificare in modo permanente alcuni circuiti neuronali in specifiche aree cerebrali e tali modifiche possono aumentare la probabilità di sviluppare disturbi psichiatrici in età adulta. La cannabis e l’alcol sono le sostanze di cui più frequentemente abusano i ragazzi durante l’adolescenza. La cannabis è lo stupefacente più consumato al mondo. In Europa ne fanno uso quasi 90 milioni di persone: di queste, 17 milioni in età compresa tra i 15 e i 34 anni dichiarano di averla consumata almeno una volta nell’ultimo anno. Si arriva al 50% quando viene consumata ogni giorno. Il più importante principio attivo della cannabis, il Delta 9 Tetraidrocannabinolo (THC), agisce su diverse zone del cervello e causa, effetti negativi su le capacità di memoria e apprendimento e di attenzione nonché disturbi comportamentali e di regolazione dei movimenti. I dati mondiali e nazionali riguardanti l’uso di bevande alcoliche da parte dei giovani sono preoccupanti. Il consumo di alcolici è in aumento,: infatti, escludendo il tabacco, l’alcol è la sostanza psicoattiva più diffusa tra i giovani europei e rappresenta per loro la prima causa di morte a seguito di incidenti stradali. In generale sono tre i sintomi fondamentali su cui si basa ogni forma di dipendenza: il craving (ovvero quel desiderio improvviso di assumere una sostanza) l’astinenza ( ovvero la comparsa di uno stato di irrequietezza se non si riesce a reperirla) e la tolleranza (ovvero l'aumento nel tempo della dose consumata per ottenere lo stesso effetto). Gli obbiettivi nel lavoro con ragazzi che soffrono di abuso/dipendenza da sostanze si prefigge alcuni dei seguenti obbiettivi:
- Fornire strumenti per gestire le emozioni;
- Fornire strumenti per gestire la frustrazione di un eventuale fallimento;
- Aiutare a prendersi carico delle proprie responsabilita’ (responsabilizzazione);
- Sostituire la sostanza con la “relazione”;
- Lavorare con l’adolescenza prima ancora che lavorare con la sostanza;
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